DALL'ARCHITETTURA FUNERARIA ALL'ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
Progetto per il cimitero del Terzo Millennio


















PREMIO ECOSISTEMA URBANO LEGAMBIENTE
Rimini 2017 - 2018
PRIMO FORUM MONDIALE SULLA FORESTAZIONE URBANA
SISEF, FAO, Mantova 2018
SE DOPO LA MORTE OGNUNO DI NOI RINASCESSE ALBERO, LASCEREBBE ALLA PROPRIA CITTA' BOSCHI AL POSTO DI CIMITERI
''Il desiderio di trovare nella natura consolazione alla mortalità ha fatto sì che gli esseri umani eleggessero gli alberi a simbolo di un incessante ricominciare, di una costante rinascita della vita''.
Simon Schama, Paesaggio & Memoria
Attraverso una nuova visione dello spazio dedicato al culto dei morti, I AM A TREE affronta in maniera strategica le problematiche delle grandi città legate alla qualità dell’aria, al consumo del suolo e alla gestione delle acque meteoriche.
L'idea che le attività umane siano responsabili dell'incremento della temperatura globale avvenuto dalla metà del XX secolo rispecchia ormai l'attuale pensiero scientifico. Il Protocollo di Kyoto, entrato in vigore nel 2005,considera la diffusione del verde come un elemento fondamentale ai fini del miglioramento della qualità della vita nei sistemi fortemente antropizzati ed esorta i governi all'adozione di obiettivi concreti legati alla conservazione delle risorse naturali e alla pianificazione urbana sostenibile per proteggere, ristabilire e promuovere l’impiego sostenibile dell’ecosistema terrestre.
I AM A TREE è un progetto universale che riguarda ogni grande città dove la carenza di spazio, la qualità dell’aria e la salute dei cittadini, insieme al diffondersi esponenziale della cremazione, impongono di ripensare ai luoghi della tradizione attraverso un nuovo linguaggio architettonico-paesaggistico.
I AM A TREE è un parco memoriale dove è consentita, nel rispetto della normativa vigente, la dispersione in natura delle ceneri derivanti dalla cremazione o l’interramento di urne ecologiche e biodegradabili ai piedi di un albero commemorativo. E’ anche un parco urbano aperto ad una quotidianità d'uso, uno spazio vitale concepito per i cittadini che sono chiamati a proteggerlo e rispettarlo, dove convivono culti religiosi e spiritualità laiche nel rispetto e nella comunione del ricordo di chi non è più tra noi.
I AM A TREE è un progetto pensato per chi desidera ricordare i propri cari in un luogo bello capace di annullare la distanza tra il mondo dei morti e quello dei vivi, e a chi riconosce negli alberi il simbolo della vita che si rigenera.
I AM A TREE è un progetto di forestazione urbana che aderisce all'Obiettivo 11 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

I Progetti

Chi siamo

Consuelo Fabriani,
ideatrice del progetto I AM A TREE, ha fondato lo studio A3Paesaggio nel 2010 dopo aver conseguito la laurea in Architettura dei Giardini e del Paesaggio all’Università degli Studi di Roma, “La Sapienza” e la specializzazione in arboricoltura ornamentale presso la Scuola Agraria del Parco di Monza.
Prima di diventare una paesaggista ha lavorato per più di un decennio nel mondo dell’arte moderna e contemporanea come gallerista e curatrice di mostre internazionali.

Antonella Scapin,
laureata in psicologia con un master in psicologia sistemico-relazionale, Antonella inizia la carriera di ricercatore qualitativo, nell’ambito della ricerca di mercato, negli anni ’90. Nel 2001 è socio fondatore dell’istituto di ricerca InDepth Market Research & Consultancy, attivo sul piano nazionale e internazionale.
Per il progetto I AM A TREE ha assunto il ruolo di managing director attingendo alle competenze di gestione aziendale e del cliente acquisite in trent’anni di carriera.